Oh, allora, dicevamo... le caratteristiche di un cactofilo doc.
Come sempre io non faccio testo, ma da neofita come mi considero tuttora, ho capito che solo le persone dotate di certe caratteristiche, o che riesce a farle proprie, riescono ad esercitare con successo questo meraviglioso hobby verde.
Che poi a ben pensarci sono indispensabili in qualunque "giardiniere", anche se non cactofilo...
E vabbè, è una vita che ho questo post in bozza e ormai ve lo sorbite muti e rassegnati.
Una passione ricambiata? |
Personalmente stare sola con le mie piante mi procura sollievo e relax, pace e armonia di sensi: sarò sulla strada dell'eremitismo?
L'Oreocereus trollii incriminato |
Solo la passione, naturalmente!
Le fanno compagnia santa pazienza e sorella costanza: vanno sfoderate tutto l'anno. Quanto tempo si deve pazientemente aspettare prima di vedere fiorite certe piante... mesi, anni!
Nella semina poi, il cactofilo ha pazienza da vendere: ci si stanca prima ad aspettare la pensione, piuttosto che attendere il primo fiore di Ariocarpus seminato da se stessi.
Inoltre i cactus si godono costantemente: è vero che hanno il loro periodo di quiescenza, ma non per questo si coltivano 6 mesi sì e 6 mesi no. Bisogna essere assidui nel tempo per capire le esigenze delle piante più rognose, per cui il ciclo vegetativo di una pianta non si esaurisce in un anno o peggio in una stagione, per cui il vero cactofilo è colui che dopo averne studiato il comportamento, non l'abbandona a se stessa (se non per ragioni di spazio), ma continua a coltivarla con amore finché dura.
Aloe arborescens, una delle prime piante acquistate |
Vogliamo ricordare le dosi massicce di cocciutaggine e perseveranza che occorrono? Mai farsi prendere dallo sconforto, anche perché non sempre è colpa nostra se le piante decidono di passare a miglior vita o di non fiorire o di non avere un aspetto così florido: stiamo parlando di piante che vivono a migliaia di km di distanza da noi (intendo noi italiani), in habitat completamente diversi dai nostri e che non conosciamo (a meno che non si ha la fortuna di visitarli dal vivo, desiderio per il quale il cactofilo vive), per cui è difficile ricrearne le caratteristiche ideali, ma per nostra fortuna hanno un'alta capacità di adattamento.
L'ultima compianta Matucana |
L'umile ma allegro fiore di Sedum palmeri |
L'umiltà secondo me è una qualità da non sottovalutare, di solito nascosta ma alla lunga apprezzabilissima. Il bravo cactofilo anche dopo decenni di coltivazione, si riconosce dalla capacità di mettersi in discussione e di non assurgere mai al ruolo di "signor sò tutto io", perché il campo è vasto, costantemente in evoluzione, pieno di nuove scoperte e di novità che sorprendono anche dopo una vita spesa dietro alle piante grasse. Evito di parlare di botanica e tassonomia, perché solo gli studiosi possono farlo... andiamo quindi avanti.
Che dire poi degli accorgimenti tecnici e manuali, tipo costruirsi una serra, creare nuovo posto alle sempre più numerose piante, farsi bastare quello che si ha a disposizione? Occorrono informazioni, certo, ma l'ingegno è imprescindibile.
L'infida cocciniglia radicale |
Ovviamente per esercitare al meglio questi "spiriti" occorre una cosa fondamentale, che dal canto mio sta iniziando a mancare: una buona manciata di vista buona. Solo grazie ad un occhio allenato e soprattutto a 10/10, ti puoi accorgere di cocciniglie vaganti o piccole ragnatele, notare cambiamenti nella forma, nel colore, nella consistenza.
Neanche il migliore degli psicologi poteva fare il ritratto degli amanti delle grasse.
RispondiEliminaHai elencato tutte le caratteristiche basilari per una buona coltivazione.
Bravaaaaaa!
ribadisco: ti fai notare, sempre! sei speciale tu...complimenti per il blog!
RispondiEliminaa presto...
Verdià, non esagerà prrrrr
RispondiEliminaSono considerazioni del cactus che mi frullavano per la testa e le ho messe giù come mi veniva meglio ;-)
Sole, benvenuta su queste pagine!
Ti ringrazio dei complimenti, ma anche tu come la tipa sopra esageri, dai... dico solo cose ovvie e scontate, ma cerco di metterci un pizzico di ironia, senza la quale non potrei campare.
Spero anch'io di rivederti presto da queste parti, ciao a tutte e due ragassuole!
come sempre leggo tutto ciò che scrivi con grande piacere; è inutile che lo ripeta: metti tutto insieme e fai un libricino.....
RispondiEliminaGrazie Cheba, ottimista come sempre :-D
RispondiElimina