Le mie Echeveria

Eccomi di nuovo qua con un nuovo post monogenerico: le Echeverie. 
Che poi, è corretto mettere al plurale un genere? Non credo, però mi piace lo stesso dire echeverie... mi auguro che riuscirete a sopportarlo.
È una collezione, la mia, non molto vasta in quanto cerco di limitarmi con le succulente a foglia a causa del grande spazio di cui, crescendo, necessitano, alcune però risalgono agli albori della mia passione, quando venivo catturata soprattutto dalle forme e dai colori di queste belle piante decorative, e per questo ne sono molto affezionata.
Come sempre fornirò informazioni che derivano dalla mia personale esperienza e non dalle enciclopedie. Per dovere di cronaca scientifica, vi dico solo che le Echeveria appartengono alla famiglia delle Crassulaceae e sono originarie in gran parte del Messico e più in generale dell'America centrale.

Echeveria cv. Black Prince
Una delle prime comprata nel 2005, marcita nello stesso anno per inesperienza totale (l'ho lasciata sotto le piogge battenti di settembre nel vasetto di acquisto... drenaggio 0 - marciume 1), fatta ripartire pian piano da talee di foglia e di gambo.
Per vostro sommo gaudio, vi presento la sua fotostoria: sono sicura che ne apprezzerete i ritmi imponenti di crescita, se non vi addormentate prima.
Appena acquistata...


... subito marcita al colletto
Riparatenza da talee - 2006
... nel 2007...






... nel 2008...

... nel 2010... il resto è storia
Anno 2011: diventata bellissima, è stata indebolita da un grosso attacco di cocciniglia scoperto tardi, vinta per ora la battaglia perdendo solo qualche rosetta.
Allo stato attuale è così:



Fiorisce in piccoli fiori rossicci a grappoli verso fine estate - autunno (foto dell'anno scorso).
È particolare per la sua colorazione nerastra, accentuata dall'esposizione al sole.



Echeveria pulvinata
Presa anch'essa nel 2005, ha perso presto la sua compattezza allungando molto i gambi, complice forse anche un'esposizione molto ombreggiata. Potrei risolvere tagliando i gambi spogli e ripiantando le rosette, ma dal momento che sono nati diversi getti lungo di essi, per ora preferisco lasciarla così.
Fiorisce a fine inverno, di solito, tranne quello appena trascorso in cui non si è degnata di farlo.
Ciò che la rende affascinante ai nostri occhi di grassofili sfegatati sono le foglie pelose e le sfumature delle foglie rosse, ancora più intense se messa al sole.




















Echeveria runyonii cv. Topsy Turvy
Cresce tantissimo emettendo numerosi polloni lungo il gambo, è sicuramente una delle più prolifiche e conseguentemente donate agli amici.
Fiorisce da inizio a fine estate con una fioritura pirotecnica, una delle più vistose del genere, cosa che la rende molto apprezzabile; molto bella anche la sua colorazione glauca che non la fa passare inosservata.




Echeveria cv. Perla di Norimberga
Proveniente da un prelievo furtivo dal garden vicino casa, 2-3 anni fa, era un pollone non più grande di 2 cm di diametro; ora sta in una ciotola del venti. Cresce piuttosto in fretta, quest'anno fiorisce per la prima volta e mi piace per la sua colorazione violacea, resa ancora più intensa grazie ad un'esposizione, indovinate un po'? assolata.















Echeveria secunda 
Si può trovare anche sotto il nome di Echeveria glauca. Anch'essa ha una bella storia, arrivò in una busta gialla insieme ad altre piccole piante scambiate con un'amica del forum di Giardinaggio.it, era un cincinino di 2-3 cm e nel giro di 3 anni ha raggiunto il diametro di 20 cm circa, producendo anche diversi polloni che a mia volta, periodicamente, regalo agli amici. Vi risparmio la sua fotostoria, ma avete capito che mi piace per motivi prettamente sentimentali, oltre che per la sua bella rosetta geometricamente perfetta.
La fioritura avviene in primavera-estate e dura molto a lungo.

























All'acquisto
Echeveria shaviana
Esteticamente molto accattivante, con le sue foglie ondulate ed arricciate.
È un acquisto dello scorso anno, attualmente necessita di un secondo rinvaso in una bella ciotola larga, ma attendo la fine della fioritura che come vedete sta appena iniziando.


All'acquisto





Echeveria setosa var. ciliata
Acquistata in un mini vaso nel 2011 insieme alla shaviana, attrae per la pelosità delle foglie.
Non è ancora fiorita, ma appena lo farà completerò il post con la foto della sua fioritura, per par-condicio.





Echeveria agavoides
Ebbene sì, è un'ex verniciata, presa nel 2008 completamente dipinta di rosso, l'ho pazientemente lavata e adattata alla coltivazione all'aperto: è letteralmente esplosa.
Ora sembra che la rosetta principale non riesca più a crescere, probabilmente nel ristretto spazio di quella ciotola non ce la fa ad allargarsi; non vorrei, ma dovrò rinvasarla.



Fiorisce copiosamente nella prima primavera e questa fioritura lunga ed abbondante, oltre alla sua buona resistenza al freddo e alla capacità di riprodursi in fretta, la rende una delle echeverie più coltivate.








Ed ora, ultima ma assolutamente prima in bellezza e snobismo, vi presento l'ultimo acquisto 2012: la tanto agognata, ricercata, ambita, desiderata... ta daaaaaaan!


Echeveria laui
Considerata una delle più belle ed eleganti del genere, è anche la più schizzinosa fra le sue sorelle: sembra che marcisca anche sotto le mani di coltivatori più esperti, quindi, conoscendo le mie capacità, l'ho già messa in riproduzione tramite foglie prelevate dallo scapo floreale. Sembra infatti che sia il secondo metodo di riproduzione che funzioni, oltre alla semina.
La sua triste fama di soffrire i marciumi radicali la rende comunque una delle succulente più desiderate anche dai cactofili più spinosi, tant'è la sua bellezza: la pruina così fosforescente la rende inconfondibile, una luce abbagliante tra gli scaffali della serra.
Visto che è in mio possesso da pochi giorni, godetevi le foto ora: dal canto mio, scatta la sfida alla sopravvivenza, con l'augurio che possa ripresentarvela il prossimo anno più bella che mai.




Commenti

  1. Oh Morenaaa!!! ke grande passione ke hai per queste piantinee!!! scusami ma a me non campano!! ma dimmi ... ce l'hai proprio tutte?!?!? la collezione è completa?!?!
    ciao Roby!! :-)

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  2. Nooooo per poterle tenere tutte mi servirebbe chessò... la Cittadella! e 'ndò le metto?
    Non ti campano perché non le coltivi come si deve... se ti va di imparare, non che io sia la bibbia, sono qui per ogni consiglio.
    Ciao e grazie per essere passata!

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    1. Morenaa! .. insomma ho detto 'na fregnaccia!! se capisce proprio ke non m'intendo di piante... ps: a casa ne ho 2 di numero, entrambe stanno morendo... riesci a riesumarle?!?:-) ti ho spedito le foto x email e l'ho inserite anke su fb!! Attendo .. se esiste un miracolo!
      grazie in anticipo, ascolta, non so neanke i loro nomi!
      Roby

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  3. Splendido post che incornicia perfettamente queste favolose piante, e foto incredibili! Dovresti farne uno per ogni genere!

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  4. Grazie Vicky, ci sto provando, ma il tempo è sempre tiranno...

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  5. Ciao sono tiziana!Mi sono imbattuta nel tuo blog mentre cercavo disperatamente delle informazioni sul mantenimento di alcune piante grasse prese di recente.Dalle foto credo si tratti di echeveria agavoides,le ho prese colorate ma mi sono accorta che nelle prime due acquistate le foglie alla base si stanno rinsecchendo!posso chiederti qualche consiglio?grazie!

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  6. Ciao Tiziana! Provo a dirti come ho fatto io con la mia echeveria verniciata di rosso.
    Innanzitutto l'ho delicatamente lavata con l'acqua, aiutandomi con un panno morbido; qualche foglia si rovinerà e se ne andrà, ma non è un problema. Non importa se la vernice non viene via perfettamente, l'importante è togliere il grosso. Poi l'ho rinvasata in una composta adatta, metà terriccio e metà inerti, messa all'aperto e gradualmente spostata al sole per qualche ora; annaffiature regolari una volta a settimana (attenzione al momento del rinvaso, occorre togliere la torba attorno alle radici ed aspettare una settimana circa prima di dare acqua... ma forse queste cose le sai già).
    È una pianta molto forte e di solito si riprende alla grande, a meno che non siano rovinate le radici. Le foglie basali è normale che si secchino, col tempo: nasceranno nuove foglie apicali e soprattutto nuovi polloni che andranno ad infoltire la pianta.
    Mi sembra tutto, più o meno... se hai bisogno di qualcos'altro in particolare non esitare a chiedere!
    Grazie di aver letto, a presto!

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    1. Grazie mille sei stata gentilissima!!A presto!

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  7. Hai delle bellissime piante Morena, già ne avevo notate alcune su Giardinaggio.it sei bravissima e dai sempre utili consigli! :-)

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  8. Ti ringrazio moltissimo, mi fa piacere essere un pochino utile :-)
    A presto e grazie per essere passata!

    ps: ma ci conosciamo su g.it?

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  9. Io ti avevo notato su Giardinaggio .it perchè sono iscritta al sito (sono Lunachiara li) ed è impossibile non notare le tue piante e i tuoi sempre preziosi aiuti a chi ne ha bisogno ;-)

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  10. Grazie mille ancora, nel frattempo le echeverie sono cresciute eheheh... ciao!

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  11. Ciao, ciò che sto per dire non ha niente a che vedere con le echeverie e anzi mi ritengo piuttosto esperto di piante succulente e non, nonostante ciò vorrei un parere sul Sedum Kimnachii (ho notato nelle tue foto il Sedum Palmeri). In sostanza il mio non fiorisce da due anni, ha terriccio abbastanza ricco, un vaso abbastanza grande,riceve mezz'ombra eppure questa è stata la seconda primavera senza fiori. Qualcuno di voi lo coltiva? Mi piacerebbe sapere pareri o anche consigli. Gli dò una terza chance per la prossima primavera (per questa non riuscirà comunque a produrre boccioli)e se dovesse deludermi ulteriormente lo sostituirò definitivamente col cugino Palmeri, son sicuro che lui saprà darmi fiorellini gialli ogni anno, anche se possiede un fogliame un po' "anonimo".

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    1. Ciao! Ti dirò, non sono molto pratica di sedum, a parte il palmeri che fiorisce puntualmente tutti gli anni anche se te lo scordi per tutto l'anno, di molto resistente ho il Graptosedum F. Baldi, comunissimo e resistentissimo nonché fiorentissimo, di cui non ho foto al momento ma te lo consiglio vivamente (dipende anche da dove abiti, naturalmente).
      Del kimnachi ho qualche rosetta e ne elogio le caratteristiche di resistenza nel post sulle piante resistenti al freddo, appunto, ma onestamente non mi è mai fiorito in 2-3 anni che lo testo. Sta al sole, si prende di tutto ma non chiedermi perché non lo fa :-(
      Il tuo da come parli presumo che prima fiorisse, hai cambiato qualcosa nella coltivazione? Dove lo fai svernare? Tanto per capirci, questo è il Sedum kimnachii: http://luirig.altervista.org/pics/display.php?pos=178771
      Fammi sapere, ciao!

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  12. Ciao Morena! Sono qui per chiederti un consiglio disperato!! All'incirca un mese fa ho acquistato le mie prime echeverie! Non ho mai amato le piante, e per questo non ne ho mai avute, ma quando ho visto questa pianta....è stato amore a prima vista! Ne ho dunque prese 3, non so dirti di quale specie, sinceramente. Due sono verdi grigie ed una viola. Il fioraio mi ha detto di farle stare tanto alla luce, anche diretta, e di non innaffiarle più di una volta al mese. Ed io così ho fatto. Tutte le mattine ho avuto cura di metterle sul davanzale a prendere il sole (con i vetri chiusi ovviamente) e non appena faceva buio le toglievo mettendole nella stanza, per evitare che prendessero freddo. In questo mese non le ho mai annaffiate. Finché oggi con mio grande orrore mi sono resa conto che le foglie in basso sono completamente mosce! Sono disperata. Non so cosa fare!! Gli manca l'acqua? Come le innaffio?? Per immersione?? Oddiooo! Non voglio che mi muoiano.

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    1. Ciao! Dunque, le hai comprate un mese fa e quindi già in un periodo non troppo favorevole per iniziare a coltivare: le piante che escono da serre o garden non sono abituate alla luce del sole per cui bisogna abituarcele gradualmente, idem vale per la temperatura, sono abituate a stare al caldo, occorre un periodo di adattamento che di questi tempi è difficile trovare...
      Comunque, secondo me sono assetate! Un mese in casa senza mai avere acqua mi sembra troppo, tanto più che è stato un mese discretamente caldo: considera che le mie stanno tutte fuori ancora, e quando non si prendono pioggia, devo ancora annaffiarle, almeno ogni 10-15 giorni, altrimenti le foglie si ammosciano e seccano.
      Però niente paura, non credo che siano moribonde, puoi certamente salvarle! ;-)
      Dovrei sapere anche dove abiti per darti consigli giusti, perché al nord so che le tengono a temperature dai 10° in su, mentre al centro e sud possono svernare in serra.
      Concludendo, ora dovresti prima di tutto bagnarle, da sopra o sotto non importa; se le terrai in casa, dovrai annaffiarle almeno ogni 20-30 giorni, ma cura di metterle in posizione ben luminosa (tieni presente anche che dietro i vetri possono scottarsi); annaffia solo a terriccio asciutto altrimenti con troppa acqua marciscono, nel dubbio meglio aspettare un giorno in più che uno in meno; la prossima primavera cambierai vaso e terriccio, aggiungendo molti inerti (metà inerti e metà terriccio) e le posizionerai all'aperto, a mezz'ombra, e vedrai che crescita esplosiva!
      Spero di esserti stata d'aiuto, se hai altro da chiedere fai pure, ciao e in bocca al lupo!

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    2. Grazie mille!! Avevo anche io intuito che stessero morendo di sete, infatti ieri sera seguendo il consiglio di mia madre ne ho innaffiata una per vedere se si riprendeva, ed effettivamente stamattina le foglie mosce sono più sode, non come quelle sopra ma nettamente migliorate.
      Abito a Roma, quindi un clima decisamente mite. Tieni conto poi che io le tengo in casa e d'inverno con i termosifoni accesi penso la temperatura sia di 20-25 gradi. Il termosifone poi sta proprio sotto al davanzale su cui tengo le piante e quando è acceso scalda molto anche il davanzale. Cosa mi consigli? Meglio spostarle?
      Per quanto riguarda l'innaffiatura invece, va bene per immersione o ci sono modi migliori? Io ieri l'ho immersa fino all'orlo del vaso in modo da far cadere l'acqua all'interno, cercando ovviamente di non far bagnare le foglie. Va bene così? O è sufficiente immergere il vaso solo per metà come mi consigliava mia madre?
      Un'ultima cosa. Il terriccio nel vaso non è compatto, mi sembra quasi che alle piante manchi sostegno, traballano e stanno anche un po' storte. Le lascio così o è il caso di andare dal fioraio e fargli aggiungere un po' di terra?
      Perdonami tutte queste domande ma in 20 anni di vita non ho mai avuto una pianta quindi non ho proprio idea!!!

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    3. Scusa il ritardo, ma l'altra sera ho scritto una lunga risposta e mi si è cancellata :-(... mi sono arrabbiata, ho chiuso tutto e sono andata a letto :-D
      Rifo! Primo punto, la POSIZIONE: le piante grasse non sono soprammobili! Per vivere bene hanno bisogno di acqua, luce e aria. Quindi capisci che dentro casa non sia il loro ambiente ideale, tra l'altro per fiorire necessitano di sentire il freddo altrimenti nisba. Le succulente a foglia al nord le ricoverano a temperature sopra i 5-10°, ma nelle zone costiere del centro possono resistere tranquillamente in serra fredda, asciutte, si intende! ovvero non vanno mai bagnate se non sporadicamente durante belle giornate di sole invernali.
      Se proprio tu devi tenerle in casa, lasciale lontano da fonti di calore e in posizione luminosa.
      Secondo punto, l'ANNAFFIATURA: se il terriccio è torba cementificata attorno alle radici, puoi anche annaffiarle per immersione, ma non più di una volta al mese (sempre se le tieni in casa eh). In primavera, come già detto, cambierai la terra liberando le radici da quel panetto asfittico tipico delle piante prese in garden generici o nei supermercati, usando una composta di metà terriccio universale e metà inerti (pomice, lapillo o ghiaia).
      Se ti sembrano traballanti, anzitutto controlla che il colletto sia ben sodo, se sì, metti uno strato di ghiaino per renderle più stabili, poi in primavera ecc (leggi sopra).
      Spero di essere stata chiara, ciao :-)

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  13. Ciao! :))
    Sono da poco arrivata sul tuo blog e ho particolarmente apprezzato questo post!
    Non sono mai stata un'amante di piante grasse con le spine ma di succulente sì!
    Sono anni che mia madre prova a tenerle ma non ci riesce, quelle con le spine non ci creano più di tanti problemi ma le succulente sì.
    Questa volta ne ho presa una in cura e voglio provarla a non farla morire!!
    E' un'echevaria ma non sono sicura della variante, ha delle foglie polpose e verdi coi bordini violacei. Portata a casa, l'ho lasciata nel suo vasetto di plastica non avendo il materiale per trapiantarla e dopo 3 giorni una foglia è diventata gialla e molle, ha perso volume.. al quarto giorno la foglia ha iniziato quasi a diventare trasparente. E sulle foglie in generale sono apparse come degli aloni bianchi, come delle traspirazioni. Volevo darle un po' di acqua ma mia madre dice che sta gia marcendo...
    Per ora è in casa, vicino la finestra, lontana da fonti di calore, con una temperatura poco sotto i 20 ma abbiamo la casa molto umida e sono giorni che è nuvoloso e piove, motivo per cui non so se abbia senso spostarla o nell'androne del nostro condominio o fuori (coprendola opportunamente).
    Tu cosa mi dici? Devo mettermi il cuore in pace e lasciare perdere o posso provare a fare qualcosa?
    Scusa per il commento infinito!!
    Maria

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  14. Ciao Maria e benvenuta in questo blog del cactus!
    L'echeveria che hai comprato potrebbe essere una lilacina? Non so, la butto là... ci vorrebbe una foto per darle un nome (non che io li conosca tutti), e per dare pareri precisi sullo stato di salute della pianta. Se ti va, puoi mandarla alla mia mail "miurenis@yahoo.it".
    Poi bisognerebbe sapere anche dove abiti: generalmente le echeverie sono piuttosto resistenti al freddo e basta metterle in una serretta o comunque in un posto riparato dalla pioggia, lasciandole all'asciutto quasi tutto l'inverno, e passano la stagione alla grande. Se però tu abiti, faccio un esempio eh, sulle Dolomiti, è chiaro che vanno riparate in casa.
    Poi ovviamente in primavera vanno gradualmente abituate al sole, non cocente, ma almeno quello della mattina lo gradiscono. Infine occorre rinvasarle in terriccio drenante, composto da metà terriccio universale e metà inerti come sabbia grossa, pomice, lapillo, ghiaietta.
    Che una foglia ingiallisca e muoia potrebbe anche essere normale. Considera che di solito non vogliono molta acqua neanche se stanno in casa. Però se tu l'hai comprata da poco e già sta marcendo o comunque rovinando, forse era già compromessa all'atto dell'acquisto.
    Io darei un'occhiata al colletto della pianta (punto in cui è interrata), se è bello duro la metterei nel giro scale. Le foglie in generale come sono? Se sono abbastanza turgide, niente acqua per ora, se al contrario le senti particolarmente mosce e sono raggrinzite, allora un goccetto puoi darlo.
    Insomma, è difficile giudicare... mostrami una foto e vediamo! G
    razie per essere passata e aver chiesto, mi fa molto piacere... a presto, ciao!

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  15. ciao!!! ho un echeveria agavoide da un anno e fino a poco tempo fa stava benissimo...con l'inverno ho smesso quasi del tutto di annaffiarla e il terreno risulta secco..ma il centro della pianta è diventato scuro e le foglie non più compatte come al solito ma sembrano quasi marce, sono gonfie e sembrano proprio avere liquido dentro..cosa sarà successo? la tengo in una zona non luminosissima ma dove comunque l'anno scorso si era trovata bene.
    help!!

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  16. Ciao Anonima/o, se le foglie sono nere e fuoriesce una sostanza gelatinosa, scura e putrescente, allora a naso direi che è marcita. E se marcisce il fusto, il colletto, il centro insomma, difficilmente riesci a recuperarla, se non da qualche foglia buona. Per sapere cosa è successo dovrei chiederti dove la tenevi, in che terriccio, quanta acqua le davi, ecc... Così, su due piedi, posso sicuramente dirti che succede, se non si prende qualche piccola accortezza; se riesci a prendere confidenza con queste piante, rispettando le loro esigenze, ti risulterà facilissimo coltivarle... magari butta un occhio ai commenti precedenti dove dò diverse dritte.
    Ciao, grazie del passaggio!

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    1. ti ringrazio per la risposta...hai proprio ragione!sigh!!
      esce una sostanza chiara..cmq proverò a salvare almeno il piccolo che era nato vicino..il terreno è misto,. sabbia e terriccio.. forse ho dato troppa poca acqua considerato che il tempo è sempre stato umido e con temperature miti..la tenevo vicino a una finestra in salotto ma senza grandi sbalzi termici...e l'anno scorso le era piaciuto...non vorrei che le avesse attaccato qualcosa la pianta che le ho messo vicino..sempre echeveria ma di un altro tipo..vabbè grazie lo stesso

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  17. Ciao ancora, troppa poca acqua non fa marcire le piante. Sei sicura che sia marcia davvero, a questo punto? te ne accorgi subito, le foglie si staccano e resta una cosa molliccia e gelatinosa...
    Le mie echeverie stanno tutte all'aperto, riparate da una piccola serretta di plastica, in casa le piante grasse non stanno mai bene, a lungo andare.
    Non è che stava sopra i termosifoni? Comunque sia sono patologie che compaiono anche dopo molto tempo, non è detto che tu abbia per forza sbagliato qualcosa in questi ultimi giorni, ma potrebbe essere un qualcosa di latente sfociato tutto ad un tratto... Se hai modo di mandarmi una foto, fallo al mio indirizzo mail "miurenis@yahoo.it".
    Ciao!

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    1. In effetti "era" proprio marcia...le foglie si sono staccate subito appena ho cercato di togliere il terriccio per vedere le radici e il gambo era andato..c'era tutto un liquido giallognolo..peccato, la prossima la terrò veramente in serra....forse davvero si era ammalata ben prima.....il termosifone era lontano ma la stanza era cmq + calda dell'anno scorso, questo clima umido non gli sarà piaciuto.grazie ancora dei consigli!

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  18. Salve, sono nuova e vorrei chiederti la mia echeveria Von Nurberg sta bene, ma continua a crescere il tronco e avendo un cappello molto pesante ho paura che si rompa. Che cosa posso fare? Grazie se mi puoi rispondere e complimenti per le tue piante, io ho iniziato da poco e offrono tante soddisfazioni con poco.

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