Umbria, cactus e non solo

Tutto secondo i (miei) piani: sono andata ad Umbria e cactus, e ci ho abbinato una piccola vacanzina nei dintorni. Tiè.

Voi direte: ma insomma, oggi è il 6 ottobre, c'è stata pure la Festa del cactus nel frattempo e tu ci scrivi di un evento di un mese e mezzo fa? 
Sì. Accattatevillo. Poi forse spenderò due parole anche sulla Festa del cactus, anche se vi anticipo che purtroppo non ho alcuna foto a corredo.

L'astinenza da cactus mi stava divorando, così, visto che le vacanze sembravano non volersi concretizzare, ho tentato di prendere due piccioni con un cactus, proponendo al resto della famiglia, solitamente poco comprensiva nei confronti dei mes amours spinosi, di trascorrere qualche giorno nella verde Umbria. Dopo aver trovato un agriturismo economico ma accogliente, con piscina e cucina casalinga (il cibo è sempre un argomento convincente), dopo aver patteggiato una mezza giornata tra le spine contro tre giorni densi di escursioni interessanti, dopo aver consultato il meteo trovandolo dalla nostra parte, finalmente domenica 17 agosto siamo partiti, direzione Lugnano in Teverina. 

La fiera di per sé è stata ottimamente organizzata, ben frequentata dai visitatori, con una location strepitosa, un buon numero di vivaisti simpatici e competenti, italiani e stranieri, un'ampia varietà di piante in vendita tale da soddisfare anche i gusti più schizzinosi, naturalmente nel rispetto della legalità: non potevo chiedere di più da una manifestazione al suo primo anno di vita, e di questo c'è solo da ringraziare la buona volontà dei ragazzi, Alessio e Leonardo, che sono riusciti a metterla in piedi senza l'ausilio di alcuna associazione.
Da non trascurare anche la presenza di bar, di ristorantini con ottime specialità locali, e la vicinanza del paese raggiungibile a piedi in una manciata di minuti.

Ecco la sede dell'evento, il bellissimo ed esteso parco degli ulivi sito all'entrata del paese, dotato di panchine, tavoli, posti all'ombra, ampio spazio per camminare e prati per giocare.



Punto e a Cactus

È stato divertente scambiare qualche battuta simpatica con i vivaisti con i quali ho più "confidenza", e che hanno creato un clima davvero familiare.
Ho rivisto con piacere, come sempre, gli amici di Punto e cactus, Marianna e Claudio, che insieme alla complicità di Enzo del Vivaio Autore e all'esuberanza di Rudy Krajka, il ceco che ci vede benissimo, hanno dato vita a divertenti siparietti, tanto che a un certo punto non sapevo se guardare loro o le loro piante (alla fine comunque ho guardato entrambi). Sempre in forma splendida i coniugi Drovandi, simpaticissimo il mio amico Roberto Telli di Plantas y Viento che tenta ogni volta, con scarso successo, di circuirmi con le sue tillandsie, interessantissimi i banchi dei vivaisti cechi, il mio preferito quello di Rudy, ma assolutamente degni di nota quelli di Pavel di Kakteen Ph Flora, e di Jarda, dove di sicuro avrei potuto trovare molto di più se avessi spulciato meglio, perché è vero che loro sono cechi, ma io sono orba. Muahahahh ho fatto la battuta. 
Lo stand di Rudy
Idea Cactus

Idea Cactus era forse il vivaio meno noto per me, ma nel complesso vi ho trovato un ottimo rapporto qualità-prezzo di cui ho approfittato. Chiudeva il parco vivaisti la signora di Bulbettando che offriva una buona qualità di bulbi che ho però guardato piuttosto distrattamente, capirete certamente il perché.

Rudy scherza con Marianna

Le piante di Rudy, peperine come lui
Drovandi 


Ancora battute tra i vivaisti
Roberto signore delle tillandsie
Assalto alle piante di Rudy

Enzo e Marianna
Ho rivisto con molto piacere Corinna che insieme al suo amico Francesco ci ha fatto compagnia per tutto il pomeriggio compresa l'ora di pranzo, trascorsa in un bel ristorantino dei dintorni, dove tra l'altro ho casualmente incontrato un cactofilo locale con cui ero in contatto... e qui stendo un velo pietoso.

Lo stand di Pavel e Jarda
E infine vi mostro gli acquisti: Aeonium nobile (spacciato per Echeveria da Enzo e giustamente ricondotto alla propria identità da Marianna), Gymnocalycium spegazzinii, un paio di Astrophytum diversi, 4 piccoli Echinocereus, un Ancistrocactus scheerii, un paio di Turbinicarpus, una piccola Mammillaria perez de la rosae v. andersoniana, un giovane Ariocarpus hintonii, entrambi persi durante l'anno e reintegrati subito in collezione, una Lobivia bonniae, visto che quella presa durante l'inverno era purtroppo un mezzo cadavere, e infine un gentile regalo di Rudy, una nuova varietà di Pygmaeocereus bieblii.

Avrei voluto raccontarvi un po' anche del giretto in Umbria, ma come al solito mi sono dilungata troppo, per cui lo farò in un altro post appost.



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