Le feste sono finite, andate in pace

Bilancio di quest'ultimo Natale? Che domande, un bilancio del cactus!


Cosa mi rimarrà di questo Natale? 
Innanzitutto, i canonici 3 kg in più. Che si vanno a sommare agli altri 7 già presenti ben saldi sulle cosce e sulla panza, per cui posso affermare senza ombra di dubbio che mi rimarrà la ciccia, ma anche il conto del dietologo (o per essere più trendy, del nutrizionista); mi rimarrà una bella serra nuova per le mie piante grasse con cui invadere il balconcino della camera di mia figlia, un nuovo portafoglio con tante piccole tasche in cui sistemare le tessere sanitarie della famiglia e le innumerevoli tessere dei supermercati; mi rimarranno tanti bei giochi da sistemare, che si vanno a sommare agli altri già sparsi per la casa dalla cantina al bagno; una console per giochi elettronici attaccata ad ogni televisore; il Monopoly che ho sempre odiato in gioventù e che sta scatenando l'avidità di una bambina di quasi 8 anni; ultimo, ma non ultimo per importanza, un dente rotto e un mega conto del dentista... dente che però, mannaggia a lui (e sì che ci speravo) non mi ha impedito di accumulare quei fatidici 3 kg in più di cui sopra.

Ma in fin dei conti, posso lasciarmi alle spalle un natale sereno, come sempre... per fortuna. Rilassato, senza problemi... per fortuna. Fossero così anche i natali futuri, ci metterei la firma! 
Se ripenso ai sorrisi sui volti dei miei figli, felici davanti al pacco di babbo Natale o mentre contano avidamente gli spiccioli vinti durante le tradizionali bische in famiglia, o entusiasti nel preparare gli addobbi natalizi, o mentre aspettano trepidanti la mezzanotte per posizionare la statuetta di Gesù nel presepio, o quando si abbuffano a quattro ganasce di panettone e torrone... tutto il resto passa in secondo piano (beh, quest'ultima cosa potrebbe però far aumentare il conto del dentista e del dietologo... mmm).


È per questo che rimango male di fronte alla velata tristezza che leggo tra i frequentatori di internet. Gente che passa il capodanno da sola, in compagnia di una bottiglia di vino, di un panino al fast-food, del pc e di se stessa. Dice di stare bene, ma io invece percepisco (chissà se a torto o a ragione) malinconia a palla e solitudine deprimente. 
Io che sono abituata a trascorrere le feste sempre in chiassosa compagnia, fin da bambina, non posso soffermarmi a pensare che un giorno potrei trascorrerle da sola. Onestamente, ed egoisticamente, mi auguro che sia talmente lontano quel giorno, da non poterlo neanche immaginare all'orizzonte.
Mi rendo conto ovviamente che, per cause di forza maggiore e non per scelta, in certi casi sia inevitabile che succeda, ma stavo riflettendo su altro... sul nostro rapporto col web, ad esempio.
Non è che noi, fruitori di questa rete che ci collega tutti e nessuno, a forza di dare sempre maggior peso alla vita virtuale, tendiamo col tempo a trascurare quella reale? 
Io me lo domando spesso... sarà una riflessione frequente, penso. 
Prevenire è meglio che curare!

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